Roberto Zuccolini, giornalista per un trentennio al “Corriere della Sera” dal 2014 è portavoce della Comunità di Sante’Egidio, autore del libro “La parola e i poveri” edizioni San Paolo (550 pag. 25,00 euro)con prefazione di Andrea Riccardi.
Tra la Comunità di Sant’Egidio e il cardinale Carlo Maria Martini nasce una amicizia, cominciata a metà degli anni settanta e continuata fino alla sua morte nel 2012.
Il libro si divide in due parti la prima narra della lunga storia di amicizia tra il Cardinale e la Comunità;la seconda parte è una raccolta di lettere, omelie, discorsi in parte inediti del Cardinale Maria Martini scritti in occasione degli eventi tenuti presso la Comunità di Sant’Egidio.
Una raccolta fatta di momenti importanti nella vita di Martini descritti con accuratezza nei documenti nei quali parla non solo della Chiesa ma del mondo, della divisione tra Est ed Ovest e degli inizi della globalizzazzione, pensieri che a distanza di tanti anni sono sempre attuali su problemi come l’immigrazione, il valore degli anziani nella società, il dialogo interreligioso e la guerra.
Dalle pagine di questo volume si ha un ritratto di Martini come di un uomo semplice e sincero, un punto di riferimento dentro e fuori la Chiesa. Un uomo curioso, che sapeva ascoltare. cercare vie d’incontro, di dialogo e di reciproca comprensione con tutti.
Un cardinale che usava l’amicizia e l’ospitalità come approccio.
L’autore nel libro racconta dell’incontro con il gran muftì di Siria, Ahmed Kaftaro, nel 1995, proprio in quegli anni il Cardinale cominciava il suo cammino di conoscenza dell’Islam un mondo con i quali i cattolici avrebbero dovuto fare i conti.
Zuccolini con stile semplice e con grande intensità attraverso i suoi scritti ne ha tracciato un ritratto profondo di un uomo che ha lasciato una traccia indelebile.